La famiglia Cracchi

di: Mamma46

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  1. losco78
     
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    La loro,i Gracchi era una famiglia romana di vecchia stirpe trasferitasi nelle Marche da 2 anni, seria ed onesta nonché che avevano dimora nel piccolo paese di Gradara,nelle Marche,ove c’era il grande castello appartenuto ai Malatesta ove si dice siano morti Paolo e Francesca,ma avevano anche possedimenti di castelli intorno a Roma e due nella Romagna: il padre, Roberto, era un uomo di 48 anni ancora prestante e nel pieno della sua attività lavorativa di capo di un’azienda che produce vini; la madre Angela,sarda, con i suoi 47 anni portati splendidamente, di professione casalinga ma con l’hobby della pittura, un hobby che già più volte gli aveva procurato qualche soldo extra con la vendita ad amici delle sue tele.
    E poi i due figli Ilaria e Alessandro, lei di 18 anni e lui 19 appena fatti,ed in perenne conflitto sia fra di loro che verso gli studi liceali,ma anche teneri consanguinei in quanto si volevano bene e l’uno avrebbe fatto tutto per l’altra e viceversa. Alessandro infatti un giorno tornò a casa e come se niente fosse prese sua sorella Ilaria per una braccio e la portò in balcone e l’abbracciò,lei sorrise e le chiese cosa ebbe e lui le rispose semplicemente che voleva che lei sapesse quanto lui la volesse bene. Lei di rimando e con lacrime agli occhi lo abbracciò e stettero così per alcuni minuti.
    Il rapporto fra Ilaria,che si fa chiamare da tutti e tutte M@ggye,e la madre era sempre stato improntato sulla fiducia e si Video Gratis
    Dopo un succoso pompino una ragazza passa lo sperma nella bocca dell'amica.
    » clicca per vedere erano sempre sentite più amiche che madre e figlia, fin quando Ilaria aveva finalmente trovato “l’amore della sua vita”, un ragazzo di 24 anni di nome Andrea che gli aveva fatto perdere la testa e l’aveva allontanata decisamente dalla sua cara mamma. Angela ovviamente risentiva di questo cambiamento, dapprima aveva anche cercato subdolamente di ostacolare il rapporto con Andrea, ma poi aveva capito che non aveva senso quel tipo di comportamento e si era rassegnata a vedere la sua bambina crescere e diventare sempre più una donna.Angela chiamava Ilaria avvoltte”la mia bambina”anche se la sua”bimba”aveva 18anni,era maggiorenne,ma per la famiglia lei era la piccina di casa.
    Un giorno però vide che sua figlia era molto adombrata, e le girava attorno come se dovesse chiederle qualcosa ma non ne avesse il coraggio; fu quindi Angela ha prendere l’iniziativa chiedendole cosa c’era che non andava.
    “Vedi mamma, è che mi vergogno, ma volevo chiederti qualche consiglio …nei rapporti… sai, hai capito…”
    “sessuali? E’ questo che vuoi chiedermi? Guarda che devi stare tranquilla, puoi chiedermi quello che vuoi, anzi probabilmente dovevo essere io a dirti qualcosa. Qual è il problema?”
    “Il problema è che da quando ho compiuto 18 anni Andrea non si accontenta più! Vedi, fino ad ora non eravamo arrivati mai più in là di qualche toccatina, ma adesso lui vuole molto di più. Solo che io non sono ancora sicura di voler fare questo passo, capisci?”
    “Certo amore, è normale che tu abbia dei dubbi, ma a lui glielo hai detto?”
    “Ovviamente! E lui subito mi ha risposto che comunque non si può più accontentare di una… ehm… sega da sopra i pantaloni e mi sta pressando perché io mi dia una “svegliata”, come la chiama lui. Il problema è che io non so proprio niente di tutto ciò, e allora ho pensato addirittura di noleggiare qualche film, sai di quelli a luci rosse…”
    “Per l’amor del cielo – tuonò la madre – lascia perdere quelle porcherie, sono solo finzione e trucchi cinematografici, non ti azzardare mai a comprarli, prometti!”
    “Sì mamma, io te lo posso anche promettere, ma allora come faccio?” e scoppiò in un pianto dirotto sulla spalla della madre.
    Angela consolò la figlia preparandole la solita tazza di tè che a lei piaceva molto. Dopo una mezz’ora passata a parlare e a vedere la figlia bere il tè come una piccola e tenera rosa ancora sessualmente non sbocciata si illuminò e disse a sua figlia:

    ” Ho un’idea: saremo io e tuo padre gli attori, lui non saprà niente e tu potrai assistere dal vivo ad un incontro amoroso, che ne dici?”
    Ilaria era rimasta allibita, ma dopo un minuto di perplessità disse di rimando: “ma se sicura mamma? E se il babbo ci scopre? E poi come faremo?”
    “ Tu lascia fare a me, basta che oggi faccia finta di uscire quando Ale andrà via, io lascerò la porta socchiusa e poi comincerò a giocare un po’ con il babbo. Tu dovrai solo stare attenta a non fare rumore e guardare come mi comporto e cosa faccio. Poi domani mi chiederai se avrai avuto dei dubbi, ok?”
    “Va bene mamma, proviamo!…ah, mamma, volevo dirti che sei grande e che ti adoro, sei la migliore mamma del mondo!”
    “Grazie tesoro, ma ora vai a studiare mentre io organizzo per stasera.”

    A cena la famiglia era al completo, tutti ridevano e scherzavano prendendosi in giro, mentre da sotto il tavolo Angela cominciava a stuzzicare suo marito con il piede e contemporaneamente faceva l’occhiolino ad Ilaria.
    Alle nove e mezzo Alessandro salutò tutti correndo fuori di casa per andare a ballare con gli amici, e Ilaria lo seguì dando un bacio a suo padre e a sua madre prima di uscire per andare da una sua amica a passare la serata vedendo, diceva lei, un film del terrore.
    Fu così che Angela e Roberto rimasero soli in casa, o almeno così pensava lui, visto che di soppiatto sua figlia era già rientrata e si era nascosta dietro un paravento; l’uomo cominciò allora a rincorrere sua moglie apostrofandola con frasi del tipo: “allora bella maialina, ti diverti a fare piedino con i tuoi figli vicino, vero? Così me lo fai diventare duro prima ancora di toccarmelo e di prendermelo in bocca! Adesso vieni di là che ci divertiamo un po’” - ed indicò la stanza da letto.
    Angela però capì che lì sarebbe stato difficile per sua figlia spiare e convinse suo marito a rimanere sul tappeto, giusto ad un metro da dove era Ilaria.
    Sempre stando rivolta verso sua figlia cominciò a spogliarsi e a mettere a nudo il suo splendido corpo, la sua vita snella, il suo bel seno di una quarta misura e il suo sedere ancora duro e ritto come quello di una ragazzina, ecco, “proprio come il mio – pensò Ilaria”; quando rimase in reggiseno e Perizoma fece avvicinare Roberto e gli intimò di spogliarla. Lui non si fece pregare e mise subito a nudo due splendidi capezzoli rosa circondati da due seni perfetti, e cominciò a leccarli e succhiarli con voracità sotto l’occhio attento della figlia.
    Mentre leccava con la mano abbassò il perizoma scoprendo la figa della moglie, quasi per intero depilata, e subito infilò un dito nella passera di Angela che cominciò a gemere di piacere.
    Ilaria non credeva ai suoi occhi, suo padre stava masturbando sua madre a pochi centimetri da lei, poteva addirittura sentire i rumori e gli odori di quell’operazione, e stava cominciando a sentire qualcosa nel basso ventre, un formicolio che già le era capitato di provare…
    Angela finalmente si ricordò di sua figlia e passò al contrattacco, liberandosi della presa del marito e afferrandogli la cintura; in un secondo Roberto era già senza pantaloni, e dai suoi boxer si intravedeva una grossa protuberanza, ma Angela non perse tempo e con gli occhi fissi su sua figlia mise a nudo il cazzo di suo marito, lo prese in mano e cominciò ad agitarlo.
    Ilaria stava sciogliendosi, non poteva credere che suo padre avesse un cazzo così grosso e bello, e vedendo sua mamma che glielo agitava davanti agli occhi fece scendere una mano dentro le sue mutandine già fradice di umori e cominciò a toccarsi.
    La mamma, quando vide sua figlia che si masturbava, perse ogni freno inibitore e ad alta voce disse “guarda questo adesso”, si abbassò e prese il cazzo di Roberto tutto in bocca.
    Lui cominciò a gemere e godere, chiamava la moglie troia e la incitava a leccare e succhiare sempre più forte: “sì, dai, prendilo tutto, leccamelo tutto dai, anche le palle… mmmhh, che lingua dolce che hai, sei una pompinara fantastica… succhiamelo dai, aaahh…”, e intanto Angela continuava a leccare quel grosso cazzo con piacere immenso, sempre guardando sua figlia e mostrandole la sua lingua accarezzare quel bastone nodoso del padre. Ilaria intanto si era denudata, aveva esposto le sue tette terza misura e se le stava stropicciando mentre si infilava un dito nella fichetta pelosa, e guardava con sguardo languido il cazzone del babbo leccato dalla lingua della mamma.
    Poi, d’un tratto, sentì suo padre dire : “dai, adesso succhiamelo più forte che voglio venirti in faccia e in bocca, voglio che bevi tutta la mia sborra, leccamelo in punta… sìììì, ancora…”; Angela non se lo fece ripetere e cominciò a darci dentro, facendo anche un gran rumore di risucchio e aiutandosi con la mano nel masturbare il cazzo, mentre con l’altra mano si infilava un dito per intero nel culo.
    Dopo pochi secondi di questo trattamento Roberto non resistette più e con un grugnito venne, cominciando a sborrare copiosamente. I primi schizzi vennero diretti nella bocca di Angela, che assaporò il sapore dello sperma del marito e poi diresse gli altri schizzi sul suo viso, allungando la lingua alla ricerca di gocce vaganti. La vista di sua madre con una maschera di sborra del padre fece istantaneamente arrivare all’orgasmo anche Ilaria, che ha fatica trattenne i gemiti del suo piacere e si accasciò a terra esausta.
    Angela continuò a ciucciare l’uccello del marito finchè non lo ebbe prosciugato, e appena Roberto si allontanò per andare a lavarsi in bagno, lei si avvicinò alla figlia e le disse: “adesso che hai visto questa prima parte, voglio anche che tu senta il sapore di tuo padre. Leccami sul viso e assapora lo sperma del babbo!” Ilaria , ancora scossa, fece uscire la sua lingua a punta e cominciò a leccare la madre sul viso e sul seno assaporando il gusto della sborra paterna e contemporaneamente sua madre le aveva infilato un dito nella fica per farla rieccitare. Poi le avvicinò la bocca e cominciò a trasferirle nella sua quel poco di sperma misto a saliva conservato appositamente sotto la lingua.

    Dopo l’evento di quel giorno Ilaria andò a dormire. Si mise un po sul balcone ampio che dava alle piccole casette con tetti a legno del piccolo paesino marchigiano. Dopo poco tempo si mise il pigiama e si recò al letto,stranita. Prima di addormentarsi pensò a quello che era successo ed era soddisfatta ma allo stesso tempo agitata,del fatto che aveva leccato lo sperma di suo padre dalla guancia della madre e del fatto che sua madre l’aveva masturbata. Ilaria infatti era sempre stata una ragazza pudica ma dopo aver visto il pisello duro del padre si accorse di quanto la sua mente aveva sempre desiderato vedere un incesto.

    Erano ormai le 4 del mattino quando Alessandro entrò in casa. La casa di via Roma a Piobbico alle prime luci del mattino era spenta,vuota,avvolta nel sonno. Il grande salone gremito di quadri sfoggiava in Alessandro una serenità e un orgoglio,l’orgoglio romano della famiglia,a malincuore trasferitasi nelle Marche da 2 anni. Alessandro dopo una sigaretta fumata all’aperto ripiegò in camera,per dormire.

    Entrato in camera piano piano per non svegliare la sorellina che dormiva si infilò il pigiama e si mise al letto,accanto a quello di Ilaria. Dopo alcuni minuti di silenzio Alessandro sentì la sorella che emetteva dei rumori,dei sibili a suo avviso strani,allora si alzò piano e accese la luce. Ilaria stava piangendo in maniera molto vistosa e appena la luce fu accesa lei si coprì subito gli occhi:

    “ei piccoletta che hai?”disse Alessandro avvicinandosi alla sorella e sedendosi al bordo del letto

    “niente lasciami stare!”

    “ei ma dai su,che hai?è successo qualcosa con Andrea?”

    “ma che!”

    “Ilaria dimmelo dai,non posso vederti così”disse mentre gli tolse le mani dagli occhi,quegli occhi lucidi di lacrime.

    Ilaria si sedette vicino al fratello e mise la testa sulla sua spalla.”Allora…ne parliamo?”

    “va bene…”si rassegnò e con dolcezza cominciò svuotare il sacco”…oggi non stavo bene,cioè…non è che non stavo bene ma ero triste perché Andrea mi ha detto che da me,visto che ho 18anni e che sono grande,si aspetta qualcosa di più dal punto di vista sessuale…”

    “che stronzo!!”

    “no aspetta Ale,lui non centra…sono tornata a casa e ne ho parlato con mamma,dicendo che io avevo un po di timore in quanto io sessualmente non è che ho avuto tante esperienze,solo ecco…qualche…”
    ”ei,io sono qua per sentire cos’hai,puoi benissimo dirmi tuo,sono sempre tuo fratello”

    “si… è che mi vergogno”

    “lo so tesoro,provaci dai”

    “ok…io sessualmente ho solo fatto qualche sega ad Andrea,ma da sopra i pantaloni,cioè solo toccato. E quindi di ciò ne ho parlato con mamma e lei si è offerta di aiutarmi”

    “aiutarti? E come?”

    “mi ha detto che mi faceva vedere dopo che tu saresti uscito come faceva sesso con papà,e io ho visto. Però dopo ho visto il pisello di papà….”

    “continua M@ggye”

    “…niente e mi sono toccata e poi lei mi ha fatto leccare,ma non mi ha obbligata,l’ho fatto anche io di mia volontà,leccare lo sperma di papà sulla sua guancia e intanto mamma mi ha masturbata,cioè mi ha messo un dito nella patata”

    “ma Ilaria sei sicura?ma come?mamma ti ha fatto questo?ma non ti poteva solamente spiegare?

    “lo so ma a me è andata bene e piango perché mi è andata bene è questo,perché mi è un po piaciuto”e scoppiò in lacrime sulla spalla di Alessandro. Passarono un po di minuti,Alessandro coccolava la sorella carezzandole i capelli e le guance.

    “Ilaria,ma ora te che vorresti fare?cioè…parlare con mamma,spiegarle un po di come ti senti?”

    “si,non so ora cosa fare è questo il punto.”
    ”Ok le parlerò io,dai su,ti aiuterò come posso”

    “grazie Ale,grazie tante…”e abbracciò il fratello e insieme dopo qualche coccola affettuosa si addormentarono.

    L’indomani mattina Alessandro di buon ora,verso le 10:00 scese dalla sua camera al piano inferiore ove in cucina c’era la madre,Angela,intenta a cucinare una pietanza tipica di quella zona. Alessandro fermo sulle scale l’ammirava in silenzio: jeans da giovinotta, magliettina bianca attillata che le metteva in risalto la sua 4°abbondante di seno,i capelli neri portati sciolti le davano quel risalto di donna matura e ancora piacente quale era. Alessandro con un sorriso scese giù per le scale vestito con jeans e camicia e si inoltrò in cucina:

    “giorno mamma!”

    “ei ciao Ale,dormito bene?”
    ”si mamma grazie,te?”
    ”si…anche io”

    “senti mamma,siediti un attimo che debbo parlarti di una cosa,grave a mio avviso!”Angela preoccupata si sedette dall’altro capo del tavolo della cucina…

    “dimmi Ale,ti vedo preoccupato,cos’hai?!”
    ”non è una bella cosa da dire,specie alla propria madre!”Angela rimase pensierosa

    “ma che cosa?!”

    “ok. Ilaria stanotte non ha fatto altro che piangere…”Angela forse capendo abbassò gli occhi”…e mi ha raccontato tutto,di te che le hai offerto di farti vedere con papà mentre facevate sesso,e di lei che dopo ti ha leccato il viso e che le hai messo un dito nella figa…e a me non sembra giusto,specialmente perché è tua figlia!”
    ”si ma scusa Ale,ma vedi…lei alla sua età non ha ancora fatto esperienze ed essendo sua madre l’ho voluta solo aiutare,infondo mica è successo chissà che!”

    “ma scusami tanto,ma una ragazza non può farsi le sue esperienze da sola?”
    ”ma si certo,solo che lei è venuta da me chiedendo aiuto!”

    “a si?...e se sarei venuto io?”
    ”bè…te sei maschio,certe cose te le sai sbrigare da solo credo”
    ”e invece no,in quanto io ho 19anni e nemmeno mi hanno mai fatto una sega…”
    ”ei che dici…ma si parla così davanti e con tua madre?”lo interruppe Angela

    “si invece,non mi hanno mai fatto nulla e io a te ora non te lo chiedo di aiutarmi anche se avrei voluto e sai perché…?perchè so che te vuoi più bene a lei,a mia sorella che a me,ne sono sicuro e che te a me non mi aiuterai mai”
    ”ma che cavolo dici Ale,solo che è diverso,non saprei come fare a fartelo capire tutto qua,posso con le parole ma l’atto pratico è ciò che conta!”
    ”appunto,mi fai vedere te,su di me”Angela gli rifilò un ceffone

    “che fai??!!!!ma come,Ilaria si ed io no?”

    “Ilaria è donna,te l’ho detto,è diverso,non posso masturbare mio figlio,non si può!”
    ”ma Ilaria è femmina,ma sempre tua figlia e le hai messo un dito in figa”

    “basta così Ale,mi stai seccando!”

    “a si?...ok allora non mi lasci altra scelta!”
    ”cioè?scusami tanto giovanotto ma che sono queste pretese,minacce?”
    ”il giovanotto ora se te non gli prometti di aiutarlo questo bel giovanotto che non ha mai avuto esperienze e sta chiedendo a sua madre,all’apparenza unica madre che abbia, di aiutarlo,ma lei si rifiuta,bè questo giovanotto ora

    va da suo padre e gli racconta tutto e lo farà anche Ilaria”

    “guarda che se ci provi e fai finire la quiete famigliare io ti giuro che mai e poi mai ti parlerò più…considerati pure…”
    ”non c’è bisogno lo so che non mi parlerai più perché papà ti caccerà via di casa”. Alessandro rimase in piedi a guardarla e Angela in silenzio lo guardò con aria arrabbiata,da madre che voleva punire suo figlio. Angela capì subito che il figlio aveva vinto,in fin dei conti non poteva rischiare di passare per madre incestuosa verso il marito e di far scoppiare uno scandalo famigliare che poi il paese sarebbe in qualche modo venuto a sapere,così con aria rassegnata:

    “va bene,ma quando dico io,non ora!”
    ”ok,deciso,ma quello che dico io,non ti preoccupare mamma,credo che sono cose che sai fare,cose piccole”

    “spero solo per il tuo bene che…”
    ”no no ferma,spero per il tuo bene che non opporrai resistenza a ciò che ti chiedo,fidati non sono cose poi così gravi…”e fece per andarsene”…ciao mamma a dopo”

    “che sventura…che figlio sciagurato…Dio mio che diavolo faccio ora?!...”disse Angela mettendosi le mani ai capelli in maniera da disgraziata. Pensò un po poi sempre da sola si mise a parlare”…se non faccio com’ho detto…com’ha detto andrà a dire tutto a Roberto. Che idiota…che stupida(gridò)che sono stata!!!!”.


    to be continued.....
     
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  2. Deron_Stark
     
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    hahaha bella...voglio il continuo..
    ma oggi tutte su questo genere i racconti? Ti sei dato alla pazza gioia, eh? :D

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  3. losco78
     
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    13MAGGIO ore 14:15

    Con lo sguardo rivolto verso il basso ed una faccia da estasi completa,gambe leggermente allargate e braccio sinistro a tracollo di due spalle bellissime adornate da dei stupendi capelli castani scuri profumati ed adolescenti,Roberto si godeva l’estasi di una perfetta sega che la sua nipotina Elena,18 enne,gli stava facendo nel suo ufficio al piano superiore dell’azienda vitivinicola IL SAPORE DEL PALATO che era di sua proprietà al centro di Pesaro. La ragazza 18 enne,sua nipote,era figlia di sua sorella Loredana che viveva a Roma ed era venuta nelle Marche ad abitare con suo padre una volta dopo il divorzio. La ragazza studiava ad Urbania ma diciamo che come passatempo aiutava lo zio nell’azienda quando non aveva nulla da fare,andandolo a trovare e…a segarlo. Con la testa barcollante Roberto:

    “brava Elena,come sempre,brava…così…mmm Dio mio!”

    “calmo zio”disse Elena sorridente rivolgendosi allo zio. La ragazza lo masturbava molto lentamente e ogni tanto lo guardava negli occhi e sorridendo. Di rimando Roberto le alzava la magliettina verde attillata,che usava sempre,anche perché ne aveva 5 paglia di magliettine così a mò,palpandole vistosamente quei seni turgidi che poteva avere solo una adolescente 18enne. Le palpava quella 4°di seno con vigore e lei emetteva ogni tanto un gemito di goduria

    “Elena basta con la sega,prendimelo in bocca ti prego nipotina!”
    ”zio lo sai che non mi va di prenderlo in bocca!”disse la ragazza con voce bassa

    “lo so amore che non ti piace tanto ma fallo per me dai,infondo io ti sistemo molte cose con la scuola…”la ragazza continuava nella lenta,lentissima seghetta”…ti prego,a zio tuo”

    “vabbene J “ disse accennando ad un leggero sorriso e un poco scocciata. Si alzò dalla sedia e si mise accovacciata sotto la scrivania dello zio. Prese di nuovo in mano l’arnese di suo zio e lo leccò dolcemente,molto piano dall’asta alla punta. Dopo poche leccate di questo tipo si infilò dolcemente il cazzo di suo zio in bocca e cominciò un lento ma significativo pompino. La visione era stupenda,Roberto con la testa tirata poco indietro che gemeva e sua nipote che stava succhiandogli il cazzo con tutti i capelli sciolti che le cadevano davanti sul suo viso e sulle gambe dello zio,gli occhialini da maestrina,il viso angelico eppure glielo stava prendendo in bocca,a suo zio…un incesto.Le mani della ragazza erano tutte e due sul cazzo e Roberto che ogni tanto faceva aumentare a sua nipote Elena il vigore del bocchino spingendole la testa ancora più giù. Lei dopo un po alzò la testa:”Zio no cavolo,te lo dico ogni volta che ti faccio un pompino,non mi va che mi spingi la testa sul pisello,Ohhh,ti faccio il pompino come voglio io se no non ti faccio niente!!”disse Elena un po seccata

    “no no dai va bene,t’accarezzo solo la testa ma non la spingo però ti prego Elena,amore di zio,ti prego a zio continua!”

    “che porco che sei,approfittarti di tuanipote J “

    “io porco? E te allora che succhi e seghi tuo zio J ?”

    “e con ciòJ? Che brava nipotina sarei se non ti faccio contento,se non faccio contento miozio,ce ne ho uno J”detto ciò si abbassò sul cazzo dandogli qualche altra leccata e poi lo inghiottì di nuovo e continuò il pompino che stava facendo a suo zio. Un suo e giù lento ma con molto trasporto,ogni tanto baciava la cappella finendo di succhiare e la leccava,baciava e leccava e poi se lo rimetteva di nuovo in bocca pompando. Dopo una ventina di minuti a succhiare Elena si levò dal cazzo,alzando la testa con il cazzo di suo zio Roberto tra le mani:

    “zio non ce la faccio più di fare la pompa,ti prego so’ stanca!”
    ”vabbè gioia mia,vieni qua vicino zio tuo”e fece cenno di andare a sedersi sulla sedia vicino a lui. Elena si alzò e andò sulla sedia. Seduta prese in mano il cazzo dello zio e continuò a masturbarlo in maniera molto veloce:”Si gioia si continua, continua velocissima fammi godere,fa godere zio ti pregooo!!!”disse Roberto ormai senza freno inibitorio visto che stava per venire

    “si zio!!”rispose Elena con voce affannata da segaiola appoggiando la sua testa sulla spalla di suo zio.

    “tesoro sei la meglio nipotina che uno zio potesse avere!”

    “grazie zio J” ed aumentò ancora il ritmo finchè delle convulsioni non raggiunsero Roberto ed una fiumana di schizzi bagnarono quasi tutta la mano di Elena…

    “aaaaahhhhhhhhhhhhhhDiooooo”gridò Roberto irrigidendosi all’istante e tirando ancora più indietro la testa

    “blaaa dio mio che schifoo!!!”gridò Elena vedendo i getti di sbora che arrivavano diritti sulle sue mani e si alzò di scatto andando al bagno scocciata del fato d’essersi bagnata.

    Con lentezza Roberto si rivestì e si sedette alla sua scrivania nel mentre Elena si lavava e rinfrescava le mani. Uscì dopo un poco sedendosi davanti a suo zio alla sedia posta innanzi alla cattedra d’ufficio.

    “Allora piaciuto anche stavolta? J”chiese la nipotina con un tono da risatina

    “te l’ho detto,sei sempre la meglio.”
    ”e…il favore che t’ho chiesto zietto??...lo esaudirai?”

    “certo perché non dovrei…domani stessa sarai buttata fuori da quella scuola J…ma poi te ritorni a Roma?”
    ”non so,ce sto pensando…,ma infondo come ti potrei lasciare qua da solo J”

    “ brava,così deve parlare una nipote a suo zio J”Elena sorrise complice dello zio.


    To be continued....

    Edited by losco78 - 28/4/2006, 10:01
     
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  4. Deron_Stark
     
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    Hahhahahahaha molto carina..e quell'accenno agli occhialini da maestra mentre pompa lo zio è meraviglioso!

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  5. LiamGh
     
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    e quindi questo roberto è lo stesso del primo episodio giusto??
     
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  6. losco78
     
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    Si, è il signor Cracchi ( Roberto... )
     
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  7. losco78
     
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    19 MAGGIO ore 9:05

    Erano le 9:05 del mattino quando Alessandro si alzò un po intontito dal letto. La giornata si presentava bene,niente scuola per lui al contrario di sua sorella Ilaria,oggi a casa,tutti gli altri in gita e lui niente,non c’era mai andato.

    Si alzò dal letto in maniera sonnolenta e rimase al letto seduto per una decina di minuti quando qualcuno bussò alla porta:

    “chi è?”disse lui con voce flebile assonnata

    “sono io,mamma!”lui subito di colpo ebbe come un risveglio…

    “si ecco!”disse levandosi i pantaloncini e rimanendo nudo senza mutande mettendosi le lenzuola sopra e rimettendosi sdraiato”entra mamma!”. Angela entrò con la colazione in mano posta in un vassoio. Era stupenda,vestita con jeans,scarpe lunghe con la punta appuntita,cinta bianca grande e camicetta rosso scarlatto,capelli lisci e sempre imbronciata da quel giorno.

    “ecco la colazione Ale”e si mise a sedere vicino a lui,in maniera che ad Alessandro sembrò strana,infatti Angela sedendosi era come se nel suo animo si sentisse come schiavizzata. Infatti pochi istanti dopo:

    “Per quella cosa di cui abbiamo discusso quel giorno io ti ripeto che non me la sento!”
    ”ed io mamma ti ripeto che lo andrò a dire a papà!”
    ”se la metti così allora…ti dissi se ricordi che t’avrei detto io quando e te che mi avresti detto cosa,ricordi?”
    ”si certo”

    “ok,io mi sento pronta,ora Ilaria non c’è e non c’è nemmeno papà”Alessandro si tolse le lenzuola e lasciò vedere a sua madre il suo cazzo semiduro. Angela sgranò gli occhi e distolse subito lo sguardo,Alessandro si mise a sedere vicino a lei cingendola con il braccio sinistro

    “mamma,calmati dai…”disse Alessandro con dolcezza e sua madre si girò subito”…infondo è solo un pisello”

    “si ma è di mio figlio se ricordi!”

    “Certo mamma,lo so…”Angela si rassegnò portando fuori vinta l’aria dai polmoni”…non ti preoccupare mamma,non sarà nulla di male,di cattivo e soprattutto non faremo nulla in casa,così che te possa stare meglio”
    Angela lo guardò con un aria da chi non sa nulla

    “e dove scusa?”gli chiese

    “io avrei pensato in macchina in un luogo isolato oppure non so,decidi te,siamo in casa qua e chissà se magari suona o arriva qualcuno di colpo,non vorrei che quel momento ove tu mi insegni quelle cose fosse turbato!,potremo andare a fare un giro al castello ed appartarci?”Angela pensò un momento

    “non so Ale dai ti prego,il momento è già difficile ed odioso da se,non aggiungere altre cose complicate”

    “ti va bene mamma se decido io?”Angela si alzò e nel mentre stava andando alla porta per andarsene…

    “si dai va bene decidi te”imbronciata e vinta

    “però vestiti bene,come da cerimonia mamma,il momento deve essere bello,indimenticabile!”

    “ma che dici Ale?”disse un po schifata

    “ti prego mamma,fai quello che dico io”

    “ok va bene”e se ne andò chiudendo la porta della camera di Alessandro. Alessandro si vestì in fretta e furia,jeans,camicia e profumo e dopo scese di corsa in cucina,ove c’era Angela ai soliti fornelli,a preparare delle lasagne.

    “Mamma,allora,sei pronta?”lei ebbe un sussulto

    “nemmeno due minuti sono passati”
    ”si lo so ma te avevi detto ch’eri pronta!”
    ”come vuoi allora che mi vesta?”disse vinta

    “come ti pare,basta che sia molto elegante”
    ”va bene allora”e andò in camera sua chiudendosi a chiave. Alessandro in quel momento la spiò. Il corpo di Angela era modellato e stupendo come quello di una 20enne, 4°di seno,turgidi,bel culo sodo. Ora vedeva la madre che si stava truccando,rossetto a lucidalabbra pesante,rosso fuoco. Capelli lasciati sciolti e fece per uscire ed Ale prontamente scappò in cucina per non fare accorgere sua madre che lui la stava spiando. Lei uscì,prese la borsa ed andò in cucina nel mentre controllava chiavi e soldi. Era stupenda,vestito unico verde,a balconcino e molto signorile,borsetta altrettanto verde,alla sua visione Alessandro si sciolse avvicinandosi e mettendogli le mani sulle spalle carezzandole il viso che era di almeno 10cm più alto del suo,essendo lui alto 1:68 e la madre 1:79

    “Ale che fai?”

    “mamma,ti prego,prima della lezione,tanto diciamo che ci siamo,posso…”
    ”puoi cosa?”lo interruppe vinta Angela

    “toccarti i seni?”

    “no Ale,questo no,ora andiamo dai!”e andò verso la porta di casa uscendo,imbronciata ed Alessandro con un sorriso di dietro la seguì,chiuse la porta e si inoltrarono verso il garage.
     
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  8. losco78
     
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    STESSO MOMENTO A PESARO AL LICEO CLASSICO

    Ilaria era persa nei suoi pensieri durante la lezione del 7°canto della Divina Commedia che la professo ressa Anna Tuzzi stava recitando. Erano giorni oramai che pensava a quello che era successo quella sera quando sua madre l’aveva masturbata e lei aveva visto il pisello turgido di suo padre scoparsi sua madre. La inorridiva e un po eccitava il pensiero di quel membro duro…ma no,cosa pensava mai,era suo padre,come poteva solo pensarlo?:

    “ma che diavolo penso…Dio mio non ce la faccio più,no Dio mio no,non voglio pensarci,santo Dio ma è mio padre,ma che diavolo penso?”queste erano le parole che in quel momento le frullavano per la mente tralasciando e giustamente, Dante e il suo inferno. Era inoltre anche vestita con un jeans e con un toppino a fiori coloratissimo e ogni tanto lei ci passava senza farsi vedere una mano sui seni e leggermente chiudeva gli occhi pensando a suo padre ed al suo pisello in tiro…:”Diavolo Ilaria,la devi finire Cristo!!”si ripeteva e poi si ritirava la mano in maniera da non farsi vedere. Ci riusciva anche fin troppo bene visto che stava all’ultimo banco,ma la sua faccia sconvolta fece pensare e capire qualcosa ad una sua amica e compagna di classe,ripetente, Deborah Ludovichi,marchigiana,20enne,ripetente due volte in quanto era sempre in giro per l’Italia per fare foto da modella per giornali di abiti. La ragazza vedeva i movimenti di Ilaria che tutti,anche a scuola,chiamavano M@ggye. La vedeva toccarsi e la vedeva da un po di giorni sconvolta e capì che Ilaria aveva qualche problema,sessuale.

    Deborah è una ragazza molto bella,studiosa,bensì non si direbbe dalle sue numerose bocciature(non dovute certo a lei),bella e simpatica: castana scura,occhi verdi,6°di seno che le meritava numerose occhiata da parti di maschi e avvolte anche femmine invidiose e non,sexy,intelligente e…bsx . Deborah quel giorno,capendo lo stato di Ilaria,avendolo vissuto,decise di parlarle allora le inviò un bigliettino durante la lezione della Tuzzi. Deborah fece cenno ad Ilaria dicendole di leggere il bigliettino che,arrotolato gli stava tirando,senza farsi vedere. Tirato,Ilaria lo srotolò coprendosi dal libro dell’Inferno dantesco e lesse:

    “Capisco,forse,cosa ti sta succedendo,se è come penso è successo anche a me e vorrei darti una mano. Non ne parliamo davanti a tutti,vieni al bagno tra 10 minuti. Io farò finta di sentirmi male.” . Ilaria letto ciò ci pensò su un po e scrisse anche lei per darle una risposta. Con scaltrezza le inviò la risposta che diceva:

    “Grazie per l’aiuto,sentiti male ed io dirò che ti accompagno a fare un giro,e parliamo. Forse sarai la prima oltre a mio fratello che mi capisce.”. Letto ciò Deborah dopo 10minuti disse alla professoressa Tuzzi di avere dei giramenti di testa e sentirsi male ed Ilaria prontamente,fingendosi molto preoccupata si propose di andare ad accompagnarla per farla prendere aria. La Tuzzi,visibilmente preoccupata accettò di buon grado l’offerta di Ilaria ad accompagnarla per un po e farle fare un giro.

    “Grazie Debby per il tuo aiuto che cerchi di darmi!”
    ”ma di cosa dai,anzi,grazie a te,almeno staremo 10minuti un po fuori da quella rompiscatole della Tuzzi”
    ”mamma mia la odio,lei e Dante!”

    “uuh mamma mia non parlarmi di Dante,io lo odio ma grazie a Dio mio padre mi da una mano essendo anche lui professore ad Urbania!”

    “beata te,il mio lavoro ai vini!”
    ”senti,andiamo al boschetto vicino la palestra,li ci mettiamo a sedere sulla panca e mi dici tutto ok?non posso vederti così ok?”
    ”ok grazie”

    “ancora!ma di nulla dai”e si accinsero ad andare alla panchina circondata dagli alberi,vicino la grande palestra dell’istituto. Si misero a sedere e Debby riprese”allora,dimmi cos’hai!”
    ”è che mi vergogno”

    “M@ggye,abbiamo poco tempo se no la Tuzzi rompe,dimmi cos’hai dai,se no non posso aiutarti”disse ele carezzò il viso e Ilaria la guardò e le sorrise di rimando

    “io mi frequento avvolte con un ragazzo di 24anni,si chiama Andrea,lui vuole che io oltre a baci e qualche cosina facci altro con lui,ma io nn mi sento pronta,allora chiesi aiuto a mia madre Angela e lei disse che mi avrebbe insegnato facendomi vedere come scopava con mio padre. Il fatto è ,vedi Debby,che vedendo il pisello di mio padre e me ora suscita un eccitamento perché è bello e mi piace,e mi masturbai anche quella sera…”
    ”quanto tempo fa successe?”
    ”ma…nemmeno una settimana fa”
    ”ok,continua”

    “ok,dopo che ebbero scopato mia madre mi fece avvicinare e mi disse di leccarle il viso,io lo feci e intanto lei mi masturbò,e a me piacque anche quello infatti non mi ritirai,ma mi turbò e la sera piansi sulle spalle di mio fratello. Ora quest’immagine del pisello di mio padre mi turba,non so cosa fare”

    “allora,io ti do un consiglio. Vedi,non dirlo a nessuno,io per esempio incesto con mio padre in quanto lui mi aiuta nella Divina Commedia,ed in tutto ciò che riguarda l’italiano,ed è grazie a lui se vado bene a scuola,ed io in cambio faccio quello che vuole,ovviamente non è violento con me,altrimenti non me ne sarebbe fregato di prendere brutti voti e non gli avrei fatto nulla. Ora,il mio consiglio è questo,cerca di farci qualcosa,parlaneglie e vedi,se usa la dolcezza continua,se no non accettare”
    ”ma Debby dai su è sempre mio padre,come puoi te fare ciò con il tuo?!”

    “M@ggye è mio padre ma mi aiuta,è sempre un uomo e poi hanno più rispetto loro se si fanno queste cose che altri”. Ilaria rimase pensierosa .”Allora,cosa dici?”

    “non so Debby,sono confusa,ma quello che hai detto,se lo fai te…non so…”
    ”provaci,ok?”Ilaria molto pensierosa dopo poco dette la sua risposta
    ”va bene,ci proverò”

    “poi vedi,se non ti sei mossa quando tua madre ti masturbò,forse sei bsx?”
    ”si…credo,non so nemmeno quello”
    ”ti andrebbe di provare a baciarci?io sono bsx e posso darti una mano. Tranquilla nn ti uccido” disse Deborah vedendola un po agitata. Ilaria non disse nulla e restò a guardarla. Debby piano piano carezzandole il volto le si avvicinò con le labbra su le sue e cominciò a baciarla dolcemente,chiusero entrambe gli occhi in segno di piacere e cominciarono a limonare,dapprima dolcemente poi in una limonata sfrenata che mise alla luce la innata bisessualità di Ilaria quando lei stessa entrò con la mano sinistra nel leggero maglioncino nero a strisce di Deborah palpandole vivamente i seni e quando Deborah anch’essa vivamente eccitata di rimando comincio a masturbarla,baciandole il collo e con la mano sinistra per attutire i suoi gemiti misti con grida le tappava la bocca. Dopo pochi secondi ancora Ilaria sfociò in un grido di liberazione dall’orgasmo ricevuto che Debby leccandole l’orecchio destro in preda alla sua eccitazione faceva finta a mantenere sordo con la sua mano che le tappava la bocca. Ilaria si dimenava sulla panchina e dopo pochi istanti esageratamente ma vivamente reale scivolò in terra dalla panca esausta e oramai senza più voce. Debby la rialzò e la fece sdraiare sulle sue gambe facendole poggiare la testa sulle sue cosce,adornate da una minigonna nera e da delle calze a rete. “Tesorina come stai?t’avevo consigliata bene allora in quanto era meglio se provavi J ?”

    “si Debby,Dio mio è stato stupendo,sono bsx ora,lo so,e questo grazie a te!”

    “speriamo non ci ha viste nessuno”
    ”speriamo se no alla Tuzzi chi glie lo dice J?”e cominciarono a ridere tra un dito e l’altro che dolcemente Deborah infilava nella bocca di Ilaria adornata da un lucidalabbra trasparente. Dopo poco si alzarono e ritornarono ricomposte in classe,ove la Tuzzi ancora intratteneva i loro compagni con Dante.
     
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  9. LiamGh
     
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    sempre meglio questa storia....
     
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  10. losco78
     
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    INTANTO MADRE E FIGLIO IN MACCHINA

    L’auto percorreva la campagna nelle vicinanze di Gradara ove dentro c’erano madre e figlio intenti ad andare incontro a quello che sarebbe stato l’inizio di un incesto.

    “Mamma,non dici nulla e stai fumando nervosamente,calmati dai,te l’ho detto,mica t’ammazzo e si userà delicatezza.”

    “zitto Ale,almeno stai zitto ti prego,farmi questo a me,a tua madre e tanto più sotto ricatto!”

    “mamma,lo sai,mi piace e voglio che anche te a me insegni qualcosa,infondo non puoi insegnarle quelle cose solo a lei perché è femmina e a me nulla”
    ”ok ok va bene ma basta che ora stai zitto!”disse seccata Angela. Alessandro intanto sullo sfondo vide un casale abbandonato e disse alla madre di accostare in un area isolata e che sarebbero andati li in quel casale. “No Ale ti prego,li ci potrebbero vedere!”
    ”e chi,le lucertole forse,ma non vedi che non c’è nessuno?cmq sta a te,o andiamo oppure stasera canto”

    “sei un maledetto bastardo,mi pento d’averti messo al mondo!”

    “ti va più a genio mia sorella vero?”disse Alessandro a sua madre che non rispose e lo guardò solo un momento con un aria da donna odiosa quale era in quel momento nei confronti di suo figlio.

    Angela accostò l’auto come suo figlio le aveva detto. La strada era isolata ed in aperta campagna,non c’era nessuno ed era un buon posto quello con cui fare un incesto. Angela spense l’auto e fece per uscire quando Alessandro la fermò.

    “ferma mamma,no aspetta,li nel casale si fa qualcosa di più diciamo concreto,qua in auto qualcosina invece per iniziare!”
    ”te sei matto Ale,se qualcuno…”
    ”ancora?!...”ora lui stava un po alzando la voce”…ma non vedi dove siamo?a 5 km da Pesaro,a 4da Gradara,aperta campagna e nulla più”poi l emise una mano sulla spalla destra e disse”mamma,ti ripeto,io non ci metto nulla a dire tutto a papà”. Angela sconfitta richiuse la portiera e rimase ferma impassibile respirando affannosamente guardando fissa il volante”Mamma ti prego io non posso vederti così.”
    ”e come mi vuoi vedere?come credi che possa stare se so che da qui a poco dovrò aiutare sotto ricatto mio figlio,capisci?mio figlio!...”gridò”…mio figlio ad imparare qualcosa sul sesso perché lui non sa trovarsi una ragazza!”

    “con Ilaria l’hai fatto,ora ti prego,ti prego mamma,e te lo dico con il cuore,io sono tuo figlio,aiuta anche me. Mamma te ne prego!”la voce di Alessandro era visibilmente provata e commossa e Angela se ne accorse subito allora anch’essa con voce pacata disse…

    “amore,ascolta ti prego,io sono tua madre,non farmi fare ciò,ti prego Ale. Ti farò qualsiasi altro regalo per il tuo silenzio con papà,ma questo no ti prego”
    ”mamma,io te ne prego,sono tuo figlio e hai aiutato Ilaria e ora aiuta me,ti prego,com’è giusto,per non fare l’imparziale. Se no mamma,te lo giuro con il bene che voglio ad Ilaria,papà a te,che dirò tutto a papà”.

    Angela oramai era vinta,e così di li a pochi minuti di silenzio si rivolse ad Alessandro suo figlio e disse…

    “ok,da cosa vuoi cominciare?...ma ti avverto,niente violenza”
    ”la violenza manco esisterà.”disse

    “ok allora,dimmi”disse lei con voce ferma ma distrutta. Alessandro ci pensò un attimo e dopo la guardò e disse…

    “mamma,a me piacerebbe stare sdraiato con la testa sulle tue ginocchia e succhiarti le tette!”
    ”ah…”esclamò lei”…e perché?”
    ”per cominciare e poi perché è una cosa molto dolce”disse lui con una faccia dolcissima

    “va bene…aspetta che tolgo la borsa”tolta la borsa e messa di dietro al suo sedile fece cenno a suo figlio di sdraiarsi con la testa sulle sue ginocchia. In due secondi lui si sistemò con la testa sotto i grandi seni di Angela,sua madre,e prontamente con dolcezza ed allo stesso tempo voracità prese a palparli tutti e due con la mano destra,prima uno poi l’altro. Angela ebbe un grande sussulto ed Alessandro la intimò con dolcezza di stare calma e sua madre eseguì anche perché Alessandro aveva usato un tono che suo marito non usava spesso con lei,ovvero il tono della dolcezza. Infatti dopo pochi minuti che suo figlio la stava vivamente palpando i seni Angela cominciò ad accarezzargli la testa come la si carezza ad un pargolo quando lo si allatta. Alessandro le sorrise e lei rispose al sorriso con un altro e con una leggera scapigliata di capelli in maniera materna e molto dolce. Alessandro non voleva dire alla madre di abbassare l’elegante vestito verde ch’aveva per poterle succhiarle le tette ma glie lo fece capire palpando con vigore il seno sinistro e piano piano abbassando il balconcino. Allorché Angela si accorse delle sue intenzioni e anche se un po restia abbassò il balconcino restando a seni ignudi dinnanzi a suo figlio che a quella vista non potè far altro che toccarsi la grande patta che aveva nei pantaloni. Angela rimase un po stupefatta alla vista di quella patta perchè non si sarebbe immaginata mai che suo figlio si sarebbe eccitato con lei. Alessandro subito prese ad agguantare e succhiare con molta vemenza i seni di sua madre che prontamente,agitata,cominciava ad ansimare intimandolo di andare più piano con le succhiate e lui eseguì. Lo spettacolo era stupendo,figlio che,sdraiato sulle ginocchia di sua madre a 19anni le succhiava vigorosamente i seni e lei ci stava e gemeva anche,stavolta con più passione e a gran voce. Alessandro capito oramai che aveva il terreno spianato si ricompose e si sedette al suo posto accanto alla madre. Angela si ricompose i seni e disse…

    “scusami Ale,ma non ce l’ho fatta”disse abbassando la testa e diventando rossa da far paura

    “mamma…”lui la prese per mano”…non ti preoccupare,lo sappiamo solo io e te ed è fantastico. Ora guarda…”Alessandro prontamente si tolse i pantaloni sotto lo sguardo atterrito della madre e scoprì 21cm di pura nerchia. Angela era atterrita perché mai si sarebbe immaginata cotanta grandezza nel membro di suo figlio che fino a qualche anno prima di quel giorno aveva lei lavato.

    Alessandro vide la madre in uno stato un po agitativo ed incredula e disse…

    “…mamma,non voglio fare il volgare o affrettare qualcosa ma ti ricordo che è lo stesso membro che te lavavi fino ai miei 12anni,ed ora mamma,ti prego,aiutami a venire”

    “ma Ale…cosa dici dai,riprendi a succhiarmi le tette se vuoi ma questo no…ti prego Ale”
    ”mamma,io te ne prego,fa quello che ti dico dai,te ne prego,con la bocca,avvicinati,chinati mamma e prendimelo in bocca,sei esperta ha detto Ilaria!”Angela subito ebbe un respiro affannoso e guardò suo figlio

    “Ale io…”

    mamma,ti prego dai,ti prego”disse dolcemente. Angela alla vista di tanta dolcezza di suo figlio prese il pene suo in mano e lentamente avvicinandosi di più a suo figlio gli mise il braccio destro a tracollo e con la mano sinistra cominciò una lenta masturbazione. Alessandro era vivamente eccitato e sua madre avvolte liberava qualche respiro affannoso,sintomo della sua nascosta eccitazione. Intanto il buon figlio avveduto mise la sua testa sulla spalla pronta della madre che con la mano destra carezzò molto dolcemente. Intanto la sega continuava e la vicinanza dei due volti dopo 5 minuti sfociò in una perfetta limonata famigliare incestuosa. Gli schiocchi delle due salive,lingue,bocca si sentiva per tutta la macchina fin quando Alessandro staccandosi lui dalla bocca materna disse in maniera dolce a sua madre,chiese,di prenderglielo in bocca. Angela oramai,capendo che l’incesto ora nato e che a lei faceva più piacere(incredula)aiutare suo figlio che suo marito in certe cose,si abbassò e prontamente prese subito il cazzo di suo figlio in bocca e cominciò una dolce e molto più di lingua pompa incestuosa. Il modo di pompare di sua madre (sovente ferma con la bocca sulla cappella e muovendo agitatamente la lingua )fece uscire dalla bocca di Alessandro gemiti misti con parole…

    “mamma…Dio mio…ohhh Dio…mmmhhh”. Intanto la provetta madre continuava il pompino a suo figlio: la mano destra alla base del pene era ferma e decisa e la sua bocca che lavorava un su e giù da sogno aveva insalivato elegantemente il pene di suo figlio,che era tra i più turgidi al mondo secondo sua madre. Alessandro ora cominciava ad accarezzare i capelli di sua madre che ancora stava succhiando il cazzo. Poco dopo,circa 5 minuti dopo Angela si tolse dal cazzo di suo figlio capendo che stava venendo e continuò a masturbarlo. Alessandro a gambe aperte e sua madre vicina a lui con la mano sinistra sul pene del figlio stavano finendo quell’incesto cominciato con ricatti e finito con passione e dolcezza. Alessandro sfociò in un urlo liberatorio e con un getto di sperma quale non aveva eguali nelle sue innumerevoli pippe quotidiane. L’urlo era talmente potente che Angela preoccupata si voltò indietro come a vedere se in Gradara qualcuno avesse sentito.

    Fermi per circa un quarto d’ora,madre e figlio non proferirono parola. Angela era pensierosa e incupita in volto,Alessandro anch’esso pensieroso e stanco. La bocca di Angela era priva di quel rossetto che era talmente pesante e lucido un’ora prima che avrebbe rispecchiato una seta scarlatta. Alessandro fu il primo a proferir parola…

    “mamma,ti chiedo scusa ma per me è stato bello e te sei stata molto dolce.!Scusa ancora”disse Alessandro avvilito e con qualche lacrima agli occhi sapendo il dispiacere che aveva procurato a sua madre. Angela però stupì Alessandro dicendo…

    “sono io Ale a chiederti scusa per come ti ho trattato e per le parole che t’ho detto prima…”Alessandro sgranò gli occhi”…si Ale,scusa. Debbo dire che la tua dolcezza di figlio mi ha sconvolta,sconvolta in quanto non credevo tu fossi così dolce e … so che forse o me ne pentirò oppure non so come finirà ma io ho bisogno di questa dolcezza…”e mise un lucente sorriso”…quindi figliolo,si può continuare ogni qual volta lo si vuole,ovviamente stando attenti in giochi amorosi e dolci,basta che siano dolci,quali abbiamo fatto oggi”e sorrise. Alessandro prontamente abbracciò la madre e come naturalmente le palpò di nuovo avidamente i seni,ma lui si spostò subito scusandosi ma Angela…”no amore non ti preoccupare,un’ora fa circa ero restia ma con la dolcezza che mi ha dato amore,figlio,ora sono tuoi.” Alessandro abbracciò sua madre in maniera tenerissima e lei di rimando rispose.

    L’atto incestuoso che doveva inizialmente essere consumato per ricatto in un casale isolato venne consumato con perplessità iniziale e con gioia alla fine da madre e figlio in quella macchina che aveva visto il crescere di una famiglia da circa vent’anni.

    Alessandro e sua madre dopo altro poco di minuti passati ad abbracciarsi e carezze varie tornarono in casa ripercorrendo la via di campagna che poche ora prima avevano percorso mossi da odio e timore,ma ora la percorrevano con dolcezza e amore,e incesto.
     
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  11. LiamGh
     
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    Bene bene ..andiamo avanti!!
     
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  12. losco78
     
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    19 MAGGIO DI SERA

    Il pomeriggio per figlio e madre era passato in maniera tranquilla,senza carezze e senza atti incestuosi,in quanto

    Angela uscì a comprare la roba per la sera e Alessandro andò con gli amici a giocare a pallone. Per Ilaria il pomeriggio invece era trascorso a casa a studiare ovviamente ripensando alla sua avventura bisessuale con Deborah la mattina stessa che le aveva lasciato dentro di se un segno indelebile di bisessualità. Ilaria si era ricordata nello studiare delle parole di Deborah,cioè quelle di provarci con il padre,tanto,anche se era suo padre,fosse stato meglio fare esperienze con lui che con una persona che poteva anche trattarla male. Ilaria era confusa e non sapeva cosa fare,si metteva le mani ai capelli,era sconvolta,vagava con il libro di scuola per la camera pensando ovviamente a come avrebbe potuto fare,e se farlo,ma decise di provare,con parsimonia. Infatti per la cena della sera decise di vestirsi molto libera,toppino bianco e minigonna bianca attillata che le rimetteva in risalto il suo magnifico culetto 18enne,tondo e sodissimo.

    Roberto come tutti i pomeriggi lo passò al lavoro e non vedeva l’ora di tornare a casa. Stava tornando a Gradara da Urbania ove aveva accompagnato la sua nipotina Elena che anche quel giorno,l’era andato a trovare in ufficio.



    19:55

    La famiglia Gracchi era tutta radunata a tavola fatta eccezione per Ilaria che stava ancora in camera sua a prepararsi…

    “ma Ilaria non scende?”chiese Alessandro

    “si io l’ho chiamata dovrebbe scendere a momenti”disse Angela volgendo un piccolo sorriso malizioso a suo figlio

    che la guardava con occhi provocatori,sempre stando attento a suo padre. Alessandro si alzò ed andò a prendere un bicchiere per versarsi del vino ed intanto scese dalle scale Ilaria, con la mini bianca attillata ed un toppino,capelli portati sciolti e lucidalabbra chiaro.

    “scusate il ritardo gente”e dicendo andò a salutare la madre e il padre con un piccolo bacio sedendosi su di lui ed abbracciandolo fortemente

    “ei ei come mai la mia piccola bambina è così affettuosa stasera?oh oh di solito non mi sopporti!”

    “è perché vi voglio bene e tutti!!”disse entusiasta Ilaria andando a sedersi al suo posto”e non dire che non ti sopporto perché sei il mio paparino e ti voglio bene”

    “Ilaria queen ha parlatoJ!”disse ironicamente Alessandro mettendosi a sedere vicino alla sorella.

    La cena scorreva naturale come sempre,risate,chiacchiere,battute ironiche e non. Ilaria intanto mentre mangiava avvolte metteva il suo sguardo nel vuoto pensando all’approccio con il padre,approccio che l’avrebbe,se fosse stato giusto,portata all’incesto. Ma lei non sapeva davvero come fare,cosa fare. Pensava e ripensava e alla fine arrivò al punto di pensare che le cose vecchie hanno sempre portato buoni frutti a tutti,ovvero il cosiddetto piedino…si ma…il piedino al padre? “Dio mio è mio padre,non posso circuirlo”si ripeteva tra se e se ma capì anche che voleva provarci quella sera altrimenti sarebbe scoppiata,non ce la faceva più e voleva suo padre,ma questa volta carnalmente. Dopo finito il secondo piatto,Angela si alzò per prendere il dolce ed Ilaria allora fece scattare il suo timido piede verso suo padre: toltasi la scarpa il piede di Ilaria,che si era un po chinata sulla sedia,cominciò a toccare la gamba di suo padre che ebbe subito al contatto,una sensazione strana. Non sapendo cosa stesse accadendo Roberto alzò la tovaglia e con la testa andò sotto,vedendo quello che non voleva,o che almeno non si aspettava; sua figlia Ilaria gli stava facendo piedino e lui prontamente tolse quel piede ricomponendosi e lanciando alla figlia un’occhiata strana. Ma Ilaria nn si perse d’animo,5 minuti dopo ritentò e stavolta Roberto,accorgendosi del piedino di sua figlia che si era riportato avanti non fece nulla,anzi,cominciò a sudare con aria tramortita,e tossiva. Intanto Ilaria discuteva con la madre ed il fratello di cose varie ma il suo piede si era inoltrato tra le due gambe di suo padre ch’ebbe un sussulto…

    “cos’hai Roberto?”chiese Angela

    “no niente,un piccolo crampo”

    “ammazza che palle,anche io oggi ne ho avuto uno!”disse Alessandro

    “ah si è vero,aveva un crampo terribile povero figliolo,ma con le cure di mamma è passatoJ” disse Angela sorridendo a suo figlio chele sorrise di rimando mettendosi una mano in faccia ridendo. Roberto intanto si era fatto più calmo ma agitato per la situazione,ma senza dire nulla si godeva quel piedino di sua figlia che gli toccava con insistenza l’ormai divenuta patta dei pantaloni. Lo sguardo di Ilaria era uno sguardo eccitante da ragazzina alle sue prime esperienze sessuali e quello di Roberto era quello di un padre tramortito ma eccitato dalla situazione.

    Dopo poco Ilaria fece cascare una posata mentre la madre ed il fratello parlavano con Roberto di macchine. Roberto vedendo la figlia andare sotto il tavolo sgranò gli occhi e pensò tra se e se quello che avrebbe potuto fare,e che infatti fece. Mentre i restanti 3 componenti famigliari parlavano,con la scusa della forchetta caduta,repentinamente e in maniera molto scaltra Ilaria sbottonò la cerniera dei pantaloni paterni ed estratto il pisello di suo padre,che intanto si reggeva forte al tavolo preoccupato e sudando,lo prese subito in bocca succhiandogli il cazzo per bene e in maniera molto veloce ogni tanto uscendo,leccandogli la cappella e poi rimettendoselo in bocca. Roberto intanto chiudeva un po gli occhi,ma non tanto per non fare accorgere di nulla sua moglie e suo figlio. Ilaria dopo una ventina di secondi a succhiare il cazzo di suo padre,onde evitare complicazioni in quanto qualcuno tra madre e figlio potevano accorgersi di qualcosa,lasciò il cazzo di suo padre dritto e colmo del suo lucidalabbra e prendendo la forchetta caduta,asciugandosi la bocca si ricompose a tavola lanciando un’occhiata timida ed imbarazzata al padre,che di rimando la guardò con un’occhiata di serenità mista con preoccupazione e smarrimento.

    La cena finì del tutto mezz’ora dopo tra lo stupore di un padre che ha appena ricevuto,non chiedendo,un pompino da sua figlia da sotto il tavolo e la complicità d’una madre ed un figlio da meno di 24ore incestuosi e sereni.

    Mentre appena alzati Angela si diresse con la figlia verso i piatti che dovevano lavare squillò il telefono ed Alessandro prontamente andò a rispondere. Roberto nemmeno si era alzato per la situazione appena accaduta,ed intontito non sentì nemmeno il figlio che lo chiamava…

    “papà Ale ti sta chiamando!”alla voce della figlia il padre subito scattò guardandola con gli occhi sbarrati e pronunciò ritornando in se un lieve…

    “ah…si…si”e si alzò dirigendosi verso il telefono.

    I minuti passavano tra madre e figlia in cucina lavando i piatti e discutendo di scuola e di cose varie quando Ilaria disse…

    “mamma io…sono preoccupata!”
    ”di cosa amore?”

    “vedi,io quella sera che te mi hai fatto vedere come si faceva l’amore con papà dopo mi sono masturbata…”
    ”è naturale amore”disse Angela sorridendo alla figlia

    “si ma vedi mamma è che…non ti arrabbiare,io ora desidero sessualmente papà”disse Ilaria tirando un po in giù la testa come se qualcuno volesse colpirla. Angela restò un po di sasso ma poi ripensando a ciò che era accaduto con la figlia giorni prima,e con il figlio il giorno stesso,sorrise la figlia e le carezzò il viso in maniera dolce

    “amore non ti preoccupare,fa niente,è normale che ora lo desideri”
    ”davvero mamma non ti arrabbi?

    “no amore mio”ed Ilaria abbracciò sua madre stringendosi forte a lei e Angela ricambiò l’abbraccio della figlia baciandola sulla testa.

    “mamma c’è altro però”
    ”dimmi amore,ora siamo confidenti,puoi dirmi tutto”
    ”ma questo però è un po…”
    ”amore,te dimmelo e dopo ti dico anche io una cosa che però non devi dire a papà,ok?”

    “ok”

    “ok,allora dimmi tutto,anzi,aspetta…”e si asciugò le mani e le asciugò anche a sua figlia Ilaria”…vieni,sediamoci e parliamone,tanto papà sta al telefono”
    ”si ecco…io prima a cena,visto quando mi è caduta la posata?”
    ”si certo”
    ”ecco io…”
    ”l’hai fatta cadere a posta?”
    ”bè si ma poi io…”
    ”amore calmati dai”disse la madre accarezzando la testa di sua figlia

    “io ho fatto un pompino a papà” Angela stavolta sgranò gli occhi.

    “un pompino?”
    ”si mamma ma non ti arrabbiare. Mi è piaciuto molto,moltissimo ed ora non so che fare,non so la reazione di papà”
    ”amore te non mi hai offesa anzi,io t’ho fatto vedere quella sera come facevo l’amore con papà ed ora è normale che te lo desideri,anche se non si può perché è tuo papà,però è normale visti gli eventi,amore non ti stare a preoccupare,papà non ha detto nulla a cena,infatti lo vedevo un po provatoJ”
    ”Jdavvero non sei arrabbiata mamma?”

    “ma no amore,brava anzi,vedo che ci sai fareJ ti do via libera in tutto,tienimi però informata”

    “si certo mammina ti voglio bene”disse Ilaria abbracciando la mamma

    “ora tocca a me”disse Angela

    “Certo,dimmi”

    “bè,però nn dirlo a papà ok?”
    ”ok sta sicura che nn glie lo dirò”

    “ok,te adesso hai appena preso in bocca l’uccello di papà commettendo quello che si dice un incesto ed io oggi l’ho fatto con tuo fratello”
    ”Davvero mamma?”sgranò gli occhi profondamente Ilaria incredula

    “si amore”

    “però lui…è tuo figlio”
    ”e Roberto è tuo padre,non c’è niente di male per me e questo l’ho capito solo oggi”. Dopo un po di silenzio Ilaria abbracciò di nuovo la madre,stavolta con più passione. Ilaria capii che anche la madre è bsx e scaltramente le chiese

    “mamma,senti,ma a te piacciono anche le donne?te lo chiedo perché l’altra volta mi hai masturbata”chiese timidamente

    “si amore,poco ma si,e ti ho masturbata per aiutarti”
    ”l’ho accettato bene J”

    “bè amore,visto che siamo in tema,se vuoi,possiamo giocare qualche volta,ovviamente con dolcezza”
    ”mamma Dio mio è la giornata più bella del mondo J”

    “e te la figlia più adorabile”e detto ciò stavolta fu Angela ad abbracciare Ilaria,sua figlia,e a cominciare a baciarla in maniera dolce ma passionale e Ilaria ricambiava il bacio di sua madre di buon grado,infilandole la giovane lingua in bocca facendo nascere una stupenda pomiciata madre-figlia.

    Dopo pochi minuti sentirono i passi di Roberto venire verso la cucina allorché tutte e due,madre e figlia si ricomposero e velocemente si rimisero ai lavelli ridendo. Roberto entrò in cucina guardando la figlia che assieme alla madre lo guardava. Stette fermo per un po guardando sua figlia poi rivolgendosi a sua moglie disse…

    “amore dobbiamo partire per la Spagna,io,te e i nostri figli”
    ”come per la Spagna,da tua sorella?”

    “si da Natalia…”

    “perché?”lo interruppe Ilaria. Lui in maniera imbarazzata rispose invece alla moglie

    “è morta mia cugina Porcia”

    “Dio mio amore…”esclamò Angela andando incontro al marito abbracciandolo,assieme poi alla figlia che la raggiunse abbracciando suo padre,che,incrociando lo sguardo con il suo le sorrise e lei di rimando ricambiò.
     
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  13. LiamGh
     
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    sempre meglio....sempre meglio...me lo fa diventare durissimo questo racconto..

    e ora si allargherà tutto alla sorella di roberto sicuramente...wow!
     
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  14. Deron_Stark
     
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    CITAZIONE (LiamGh @ 8/5/2006, 09:50)
    sempre meglio....sempre meglio...me lo fa diventare durissimo questo racconto..

    e ora si allargherà tutto alla sorella di roberto sicuramente...wow!

    mazza ma quanto è lungo stor acconto?
    Anche a me ha fatto lo stesso effetto Liam :D ... la figlia mi eccita da morire..bsx, porcellina e piccola, proprio come piaciconoa me! :D

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  15. LiamGh
     
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    a me piace anche molto la complicità madre-figlio
     
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19 replies since 27/4/2006, 12:02   2278 views
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