A casa di un amico

inviato da Elen

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  1. Deron_Stark
     
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    A casa di un amico... ¬
    inviato da Elèn
    [letto 68449 volte] Genere: confessione


    Ero in vacanza col mio fidanzato a casa di un suo amico, Enrico, tutto procedeva benissimo ci stavamo divertendo un mondo, ma io, io ero pervasa continuamente da fantasie su Enrico.
    Lui era molto disinvolto e certo non si preoccupava di avere i miei occhi su di lui. In casa, girava sempre in mutande, quelle aperte davanti, spesso il mio sguardo cadeva proprio lì, ero curiosa di vedere il suo cazzo, spesso mi posizionavo o mi muovevo in modo da poter vedere anche solo un particolare, quando poi, mentre giocava al pc con la mano se lo toccava, immaginavo come potesse essere al tatto, me lo immaginavo grosso e duro. Mi piaceva, dovevo guardarlo stando attenta a non farmi vedere dal mio ragazzo, quando infatti mi beccava distoglievo lo sguardo come una fuggiasca, sentivo delle vampate di calore per l’ansia, mi sembrava me li leggesse in faccia, ma non se n’è mai accorto.
    Una mattina invece, l’ho sentito mentre scopava con la sua ragazza, sentivo il rumore del letto e cercavo di tendere l’orecchio per sentire i loro respiri e i loro gemiti. Riuscivo a sentire qualcosa e subito ho avuto la necessità di toccarmi, ero già bagnata, mi eccitava sentirli e immaginarli, proprio lì dietro quella porta.
    Cautamente ho continuato a toccarmi, cercando di non muovermi troppo per non svegliare il mio ragazzo che dormiva accanto a me, avevo paura si svegliasse, non avrebbe capito e, soprattutto, avrebbe interrotto il mio piacere. Poi ho sentito la porta aprirsi e qualcuno che andava in bagno, ma non sapevo chi.
    Dopo circa 10 minuti mi sono alzata, dovevo andare in bagno, ero bagnatissima. Mi sono diretta al bagno, ma ho sentito la doccia, la porta era aperta così mi sono avvicinata e ho spiato dentro, era Enrico, si stava lavando, vederlo così, tutto bagnato e nudo mi ha fatto nascere il desiderio di averlo, di essere presa e penetrata, sono stata lì qualche minuto, attenta a scappare via a qualsiasi rumore, Enrico e la sua ragazza potevano svegliarsi in qualsiasi momento. Ma la voglia era più forte della paura, ho immaginato e desiderato di spogliarmi, entrare con lui nella doccia e senza dire una parola cominciare a toccarlo per poi farmi scopare. Poi l’acqua ha smesso di scorrere, ho sentito un brivido, poteva vedermi, così sono corsa in camera, aveva il batticuore, mi sono girata a guardare il mio ragazzo… dormiva.
    Poi pian piano mi sono rilassata e ho pensato a quanto fosse stata eccitante quella situazione.
     
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0 replies since 21/11/2005, 12:31   532 views
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